Un appassionato di tennis lancia una nuova petizione online per la riapertura dei campi da tennis e la ripresa dell’attività dei circoli, nel periodo del Coronavirus, indirizzandola al Presidente del Coni, Giovanni Malagò. E da questa petizione nasce un passaparola tra i tennisti amatoriali per il raggiungimento delle firme necessarie.
L’idea della votazione collettiva è frutto di un pensiero logico che non può impedire ai praticanti, agonisti e non, di appendere la racchetta al chiodo per tutto il 2020. Il tennis è uno sport che si gioca all’aria aperta, in spazi ampi: non trattandosi di uno sport di contatto o di una disciplina praticata in luoghi chiusi e affollati (come avviene per almeno il 90% dei circoli in Italia che sono all’aperto), è importante, per chi ami questo sport, ricominciare a giocare, a divertirsi e ad allenarsi. Naturalmente un ritorno sui campi nel rispetto delle norme, da parte di tutti.
Nella petizione, che non è solo una questione di diritto, si stabiliscono delle condizioni necessarie per evitare ogni eventualità di contagio: si gioca solo in singolo, non si fa uso degli spogliatoi, non ci si dà la mano a fine match, al cambio campo ci si alterna alle panchine ecc.
L’obiettivo della petizione è dare la possibilità, basata su considerazioni logiche, a tutti i praticanti e gli amanti di questo sport, di tornare a calcare i campi da tennis, consapevoli di dover attenersi a delle regole indispensabili.
Rimandare il tennis al 2021, facendo passare un anno, senza più toccare racchetta, sarebbe un delitto laddove ci siano le condizioni per tornare tutti insieme a giocare. E le condizioni ci sono, perché i campi hanno dimensioni di 23,77 m di lunghezza con una barriera fisica tra i due singolaristi, rappresentata dalla rete.
Se pensi che questa petizione sia una giusta causa, clicca su questo sito e firma anche tu.
Federico Bazan © produzione riservata