Semifinale di Coppa Davis 2014: Fognini e Bolelli accorciano le distanze nel doppio contro Wawrinka e Chiudinelli

Fognini e Bolelli vincono 7-5, 3-6, 5-7, 6-3, 6-2 contro Wawrinka e Chiudinelli, risultato che scuote l’umore della Nazionale italiana

La seconda giornata della semifinale di Coppa Davis si è aperta nel migliore dei modi per l’Italia di capitan Corrado Barazzutti. Fabio Fognini e Simone Bolelli hanno portato a casa il match di doppio con gli artigli e con il cuore contro la coppia elvetica formata da Stanislas Wawrinka e Marco Chiudinelli. Partita lunghissima, durata oltre le tre ore e mezza di gioco, ha visto affermarsi la coppia azzurra al termine di un incontro in cui gli svizzeri sembravano aver preso il sopravvento dopo essersi portati sul punteggio di 2 a 1.
Bolelli e Fognini sono partiti molto bene nel primo set non fornendo ai propri avversari chance di break; nel secondo e nel terzo parziale la Svizzera ha avuto la meglio per diverse ragioni: in primis grazie al rendimento eccellente di Stanislas Wawrinka al servizio che come sempre gli regala tantissimi punti soprattutto ogniqualvolta adotti soluzioni centrali da destra all’altezza della T del servizio, delle autentiche sassate imprendibili per l’avversario; Chiudinelli è salito in cattedra mettendo a segno tanti vincenti nei game di risposta e coprendo in modo egregio il campo nei game di battuta ogni volta che Wawrinka si trovava a rete per lo schema I-Formation; Bolelli è leggermente calato nel rendimento, complice di una maggiore discontinuità e Fognini ha sempre fatto una fatica enorme nel tenere i propri turni di battuta e nel confermare il vantaggio.
Mentre i turni di servizio di Wawrinka, Chiudinelli e Bolelli scorrevano più rapidamente, quelli di Fognini erano sempre piuttosto lenti e tirati, un po’ perchè il ligure si vedeva costretto il più delle volte a ricorrere alla seconda di servizio dal momento che la prima proprio non ne voleva sapere di entrare e un po’ perchè alternava fasi di riuscita ad errori che per un giocatore del suo livello sono abbastanza elementari: dritti affossati in rete da metà campo, volèe sbagliate a campo vuoto e doppi falli hanno compromesso a più riprese il gioco di Fabio, non consentedogli di trovare la giusta continuità. Come ha correttamente evidenziato al termine della partita ai microfoni di Supertennis il suo compagno di doppio, Simone Bolelli, il match ha vissuto fasi alterne in cui si andava a segno con i colpi ma si sbagliava anche tanto.
Bolelli, al contrario di un Fognini che, ultimamente, non si trova nella sua miglior condizione di forma, è stato molto solido sin dall’inizio della gara, ha giocato molto bene sia al servizio, trovando prime palle consistenti, sia in fase di risposta, giocando dritti, rovesci e voleè vincenti. E’ stato tra i due colui che ha condotto la coppia alla gestione e alla vittoria dei punti nei momenti cruciali e colui che ha dato una scossa positiva all’Italia di Barazzutti, se non altro per un rendimento impeccabile al servizio.
L’importante, aldilà dei singoli aspetti tecnici rivedibili da parte di Fognini e lodevoli da parte di Bolelli, è l’aver conquistato il punto del 2 a 1 che, non solo va ad accorciare e dimezzare le distanze in termini di punteggio, ma può inoltre lanciare un segnale di allerta alla formazione di Severin Luthi che si vede costretto, vista la situazione, a puntare tutto su Federer onde evitare che l’Italia pareggi e a quel punto, diventi la possibile favorita per un posto in finale. Era fondamentale vincere il doppio, senz’altro per dare un’iniezione di fiducia alla panchina azzurra.

Federico Bazan © produzione riservata

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