
Rovescio della Navarro: eastern grip
Carla Suarez Navarro, tennista iberica classe ’88, può essere considerata una rarità in quanto è una delle pochissime giocatrici appartenenti al circuito WTA che esegue il rovescio classico ad una mano, colpo sempre più in disuso nel panorama del tennis moderno e specialmente nel circuito femminile.
Pur essendo piuttosto bassa e non avendo un fisico imponente (162 cm x 60 kg circa), la Suarez Navarro riesce a servire prime palle consistenti e a giocare traccianti incrociati e lungolinea di rovescio molto incisivi che la agevolano nell’attaccare la profondità e nel trovare il vincente. Il dritto della spagnola è carico di spin ed è meno penetrante del rovescio ma è un colpo comunque efficace poichè permette alla Navarro di giocarlo anche a sventaglio qualora si trovi a comandare lo scambio.
La bellezza estetica del suo tennis risiede nel rovescio, colpo naturale e pulito nell’esecuzione e tecnicamente molto solido; la spagnola è capace di giocarlo profondo sulla diagonale, corto ad uscire (il cosiddetto “cross stretto”) e non disdegna di cambi di direzione in lungo linea.
Lateralmente si muove molto bene ed, infatti, lei stessa definisce gli spostamenti laterali e i recuperi suoi punti di forza. Non è un caso che la tennista iberica si esprima bene anche in fase difensiva ricorrendo spesso al back con il rovescio o a recuperi in top spin.
Come tutte le giocatrici e i giocatori spagnoli, predilige la terra battuta, superficie dove s’impone con più facilità e l’unica sulla quale ha vinto, per il momento, un solo titolo WTA in carriera ovvero il torneo International di Oeiras nel quale battè in tre set la russa Svetlana Kuznetsova.
Attualmente vanta una classifica considerevole (num. 15 del ranking WTA) malgrado abbia vinto un solo torneo; questo perchè ha un bilancio di vittorie positivo che corrisponde circa al 60% e poichè conserva tanti successi sul rosso negli scontri diretti con le sue avversarie.
Federico Bazan © produzione riservata