Corrado Barazzutti ricopre il ruolo di capitano della Nazionale Italiana di Davis e di Fed Cup e, in quanto tale, ha la responsabilità di guidare la squadra maschile e femminile verso la vittoria. Il contributo di Barazzutti è fondamentale in funzione di tre aspetti:
- dal punto di vista tecnico, poichè allena e prepara i giocatori in vista delle gare ufficiali. Capire su quale superficie si giochi e prendere di conseguenza confidenza con il campo serve per acquisire continuità nei colpi. I campi non sono tutti uguali ed è per questo che l’allenamento pre-gara serve per avere un’idea generale della superficie sulla quale si andrà a giocare;
- dal punto di vista emotivo, tanto che, non di rado, si vede il capitano alzarsi dalla panchina ed incitare i suoi gridando: “Forza Fogna, dai!” o “Bravo Simone, grande!” e la cosa più bella è che le sue parole, per quanto forti e piene di grinta, rimbombano nelle cuffie dei telecronisti e si sentono da casa, indice del fatto che Corrado è anche un grande motivatore oltre che un tecnico di questo sport;
- dal punto di vista strategico, in quanto per vincere non basta avere i talenti ma è necessario anche saperli sfruttare, ovvero indovinare la formazione migliore da schierare nei singolari e nei doppi. Contro l’Argentina di Jaite si è rivelata una mossa vincente far giocare a Fognini e a Bolelli il doppio, i quali ci hanno regalato tante emozioni e soprattutto il punto che ha consentito agli azzurri il sorpasso del 2 a 1; sfida che poi abbiamo vinto per 3-1 grazie a Fabio che ha avuto la meglio su Berlocq in 4 set.

Atmosfera Davis
L’atmosfera della coppa Davis e della Fed Cup ricorda molto quella che si respira nelle partite tra le Nazionali di calcio. L’incitamento è sempre molto sentito da tutti gli spettatori, i tifosi sostengono a gran voce i propri beniamini ed il bello di questo avvenimento sportivo è che i supporters di ogni Nazione conservano le proprie tradizioni anche nel tifo, oltre che nei colori della bandiera: gli australiani battono le mani congiuntamente e gridano: “Let’s go Rusty, let’s go!” (riferito a Lleyton Hewitt), gli argentini suonano i tamburi ed usano i fischietti, i cechi producono suoni d’incitamento con le trombette ecc.
L’aspetto tipico di un evento così importante come la Davis, ovvero il supporto dei tifosi nei confronti delle due squadre, fa sempre molto bene al tennis ma anche allo sport in generale perchè dona un’immagine positiva e sana della competizione; il tifo per la propria squadra non va tuttavia confuso con i fischi e gli insulti, atteggiamenti nocivi che nello sport spesso si verificano e che devono essere, in qualche modo, affrontati da chi li subisce. Non è un caso che nella prima trasferta per l’Italia disputatasi in Argentina a Mar Del Plata, il nostro Fabio Fognini abbia dovuto fare i conti con i fischi dei supporters albicelesti; il ligure è stato spesso stuzzicato dai tifosi argentini durante i propri turni di battuta e in tutte quelle occasioni in cui si apprestava a servire; per Fabio dunque era davvero complicato rimanere concentrato nel match.
La vittoria in doppio degli azzurri a Mar Del Plata contro l’Argentina
Barazzutti sa benissimo che in questi casi occorre vedere il bicchiere mezzo pieno per dominare al meglio la situazione ed è bene, perciò, che il giocatore in campo non si lasci condizionare da fattori esterni, come può essere il mormorio continuo degli spettatori, un fallo di piede in un momento delicato, un warning inspiegabile ecc…
Di fronte ad un pubblico fastidioso generalmente si reagisce in due modi: ci si può innervosire, pur rischiando di perdere il match oppure, scelta migliore, si decide di affrontare a testa alta la situazione e di continuare a lottare per vincere. Fognini è stato superlativo da questo punto di vista, merito anche dei consigli di Capitan Barazzutti, perchè ha continuato a giocare bene fino alla fine andando a conquistare i due punti in singolare e anche quello in doppio con Bolelli che hanno consentito all’Italia di approdare ai quarti di finale.
Per quanto riguarda la Fed Cup, nel recente incontro con gli Stati Uniti, Barazzutti ha deciso di far giocare nel singolare Karin Knapp e Camila Giorgi mentre nel doppio Nastassja Burnett e Alice Matteucci, giovani e valide leve sulle quali contare. La gara di Fed Cup si è conclusa 3-1 per le nostre giocatrici che hanno disputato una grande prova sul cemento americano di Cleveland. Adesso ad attenderle ci sarà la Repubblica Ceca.
Congratulazioni dunque a Corrado Barazzutti, non solo per aver schierato in campo le formazioni giuste ma anche per aver dato spazio a giocatrici come la Giorgi e la Knapp che, nonostante l’inesperienza in Fed Cup, si sono fatte ben valere conquistando un punto importante e consentendo così all’Italia l’accesso alle semifinali di questa meravigliosa competizione mondiale a squadre.
Federico Bazan © produzione riservata