David Ferrer, attuale numero 3 del mondo nel ranking Atp, ha deciso quest’anno di partecipare al torneo 250 di Stoccolma che come da tradizione si disputa nel mese di ottobre nella Stockolm Open Arena parallelamente ai tornei su cemento indoor di Vienna e di Mosca. Lo spagnolo, testa di serie numero 1 del tabellone, ha usufruito di un bye al primo turno, ha sconfitto in tre set l’americano Jack Sock al secondo, ha superato il connazionale Fernando Verdasco nei quarti a causa di un ritiro di quest’ultimo ed, infine, ha estromesso quest’oggi il talento lettone Ernest Gulbis al terzo set. Domani Ferrer affronterà il vincente tra Grigor Dimitrov ed un sorprendente Benoit Paire che ha regolato in due set la testa di serie numero 2 Milos Raonic nei quarti.
Il giocatore iberico sembra intenzionato a continuare imperterrito la sua lunga striscia positiva di risultati che l’hanno visto protagonista in un brillante 2013 in termini di classifica e di punteggio; inoltre i due trofei ottenuti ad Auckland e a Buenos Aires ad inizio stagione possono rappresentare una motivazione ulteriore per lo spagnolo visto che l’anno prima era riuscito a vincere 7 tornei e ad eguagliare così il record di bottini in una stagione. Chissà se potrà ripetersi anche quest’anno vincendo magari qualche altro torneo 250…
Ferrer ha tutti i requisiti per restare a lungo tra i primi 10 del mondo perchè è un giocatore che macina vittorie, merito di una forma e di una costanza impeccabili, e vanta tanti titoli in attivo (attualmente 20 nella sua carriera).

La trance agonistica di Ferrer
Aldilà dei risultati, ciò che colpisce dello spagnolo è la determinazione inarrestabile che lo aiuta a vincere. Nella semifinale di oggi contro Gulbis, nonostante dominasse per 5-0 il terzo set, Ferrer è sempre rimasto proiettato nel match e ha mantenuto il suo atteggiamento combattivo senza mai concedersi cali di concentrazione. Ha lottato punto dopo punto, ha ribattuto ogni palla fino alla fine e, anzichè giocare con più scioltezza e rilassatezza l’ultimo game che lo vedeva nettamente avanti per 5-1, ha continuato a dare il meglio di sè come se quel 5-1 potesse essere recuperato dall’avversario.
Insomma, David Ferrer rappresenta un grande esempio di professionalità, un tennista che non molla mai malgrado le situazioni che lo vedono in netto vantaggio o svantaggio nello score, un giocatore che merita di rimanere per anni tra i primi 10 del mondo non solo considerati i risultati eccellenti ma soprattutto grazie ad un carattere che lascia trasparire elementi positivi come la determinazione, la forza di volontà, la sopportazione alla fatica e la predisposizione al sacrificio, tipici di un combattente come lo spagnolo.
Federico Bazan © produzione riservata