All’età di 33 anni, Nikolay Davydenko ha annunciato il ritiro dal circuito ATP decidendo di porre fine, proprio in terra nativa, ad una carriera strepitosa e ricca di successi, in occasione della Kremlin Cup, il tradizionale appuntamento che vede i migliori giocatori del mondo sfidarsi sul cemento indoor dello Stadio Olimpico di Mosca ogni anno nel mese di ottobre.
L’ultimo match della carriera del russo risale all’incontro di primo turno del Roland Garros di quest’anno nel quale perse contro Robin Haase. Da quel momento in poi un probabile ritiro del campione di Sjevjerodonec’k era comprensibile ed era già nell’aria dal momento che la stagione odierna si è rivelata per Davydenko la fase discendente in termini di rendimento e di risultati.
Il miglior traguardo raggiunto da Davydenko nel 2014 recita massimo e non oltre un secondo turno di un torneo; il russo, che registrava una classifica tra i primi 50 del mondo solo l’anno scorso, è sprofondato in quest’ultima parte di stagione addirittura alla posizione numero 244 del ranking ATP.
Per quanto riguarda i trionfi e i bottini conquistati, Nikolay Davydenko rappresenta senz’altro uno dei massimi esponenti del tennis est europeo. Insieme a Kafelnikov e Safin, Davydenko può essere annoverato tra i tennisti russi più forti di tutti i tempi per diversi fattori:
- per numero di trofei ottenuti: 21 sono i titoli conquistati dal campione russo di cui 1 ATP World Tour Finals vinta in quel di Londra battendo niente popò di meno che Juan Martin Del Potro; 3 tornei ATP 500 archiviati e nei quali ha sempre concesso le briciole a Nadal, peraltro in ben due occasioni, la prima a Miami e la seconda e Shanghai;
- per il gioco espresso e migliorato di anno in anno. Davydenko ha dato prova che con il sacrificio e l’applicazione si possono raggiungere grandi risultati. All’inizio della sua carriera, difatti, il russo non riusciva ad esprimersi al meglio per via di colpi giocati in modo piuttosto macchinoso ed innaturale. Con il tempo, però, Davydenko ha perfezionato molto il suo gioco compiendo passi da gigante e il suo rovescio ne è l’autentica dimostrazione;
- per esser riuscito a tenere testa e a prevalere sui big del tennis come Rafa Nadal contro il quale conduce 6 a 5 negli head to head, come Juan Martin Del Potro, eliminato nella finale di Londra o ancora Stanislas Wawrinka contro il quale conduce per 2 a 1 negli scontri diretti e Tomas Berdych, dominato 9 a 4 dal tennista russo.
Davydenko verrà ricordato dai suoi fan per uno straordinario rovescio bimane, fondamentale con il quale ha sempre fatto la differenza. Il russo trovava angoli quasi impossibili con questo colpo e riusciva molto spesso a mettere alle corde gli avversari grazie ad accelerazioni incrociate e lungolinea devastanti. E Nadal ne sa qualcosa…Qui di seguito è riportato un tributo che ricorda il campione russo nei momenti topici della sua carriera tra i quali il successo importante conquistato nella finale dell’ATP World Tour Finals di Londra contro Juan Martin Del Potro.
Federico Bazan © produzione riservata