L’Italia del tennis sul tetto del mondo: doppio successo storico per gli Azzurri

Il tennis italiano ha sempre vissuto fasi alterne, tra il 1976 e il 2023. Il movimento femminile e quello maschile hanno vinto, rispettivamente, la Billie Jean King Cup e la Davis Cup, in periodi diversi e molto lontani l’uno dall’altro: quando Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli trionfarono a Santiago del Cile nel 1976 e arrivarono in finale in altre tre edizioni (1977, 1979 e 1980) – mancava all’epoca un movimento del tennis femminile, allo stesso livello, che potesse affermarsi nell’allora Federation Cup.
Lo stesso discorso vale anche a parti invertite: quando Pennetta, Schiavone, Vinci ed Errani bissarono i quattro storici sigilli nel 2006 a Charleroi, nel 2009 a Reggio Calabria, nel 2010 a San Diego e nel 2013 a Cagliari – il movimento del tennis maschile faceva fatica ad arrivare in una finale di Coppa Davis.
Per la prima volta, nel 2024, si è verificata un’inversione di tendenza che ha sfatato il discorso ciclico dei due movimenti e che ha rappresentato un traguardo unico nel tennis italiano: dopo l’impresa doppia sfiorata nel 2023, l’Italia è salita sul tetto del mondo, sia con le ragazze di Tathiana Garbin, sia con i ragazzi di Filippo Volandri, nella stessa stagione, nello stesso mese, nella stessa località.


Tra i campioni del mondo, si sono confermati protagonisti assoluti del 2024 Jasmine Paolini e Jannik Sinner che, oltre ad aver vissuto a pieno l’anno della consacrazione nella propria carriera, hanno trainato le rispettive squadre al successo. Se i protagonisti sono stati Paolini e Sinner per aver conquistato i punti che contavano nelle sfide decisive, i giocatori ritrovati sono stati Sara Errani e Matteo Berrettini. Una Errani veterana, spinta a non fermarsi da una inarrestabile Paolini, ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi in doppio, più la Billie Jean King Cup, e da lì sembra stia rivivendo una seconda giovinezza tennistica, che le ricorda di quanto fosse abituata ad alzare al cielo trofei su trofei, specialmente nei doppi con la storica compagna Roberta Vinci.
Un Berrettini sull’orlo del baratro, a seguito di ripetuti infortuni e mancanza di motivazione, a seguito dell’uscita dalla top 100, ha risposto “presente” in Coppa Davis, ritrovando nel servizio e nel dritto i suoi punti di forza, proprio come quando era un top ten. I giocatori “sorpresa” sono stati, invece, Lucia Bronzetti e Andrea Vavassori per aver dato un contributo speciale alle due squadre: la Bronzetti per aver vinto il suo match di singolare contro la Slovacchia, proprio in finale, e aver garantito il primo importante punto alla formazione azzurra; Vavassori per aver rimpiazzato con onore il posto di Fabio Fognini, storico compagno di doppio di Simone Bolelli.

Il successo dell’Italia del tennis, a Malaga, è stato il coronamento e il completamento del lavoro svolto dall’intera Federazione Italiana Tennis e Padel che, dopo anni altalenanti, fatti di gioie ma anche di altrettanti periodi vuoti, ha investito tanto in attività provinciali, regionali, nazionali, strutture adeguate e corsi di formazione. Il tutto è stato finalizzato ad incrementare la pratica del tennis nei circoli sportivi, nelle scuole tennis del Sistema Italia. Da quando Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open, gli US Open, le ATP Finals ed è diventato il numero 1 al mondo – c’è sempre più voglia di giocare a tennis a qualsiasi livello e a qualsiasi età. Il Sistema Italia è rinato con una vasta rosa di giocatori di alto livello, sia in ambito maschile che in ambito femminile, diventando una Nazione leader in tutto il mondo per quanto riguarda lo sport con la racchetta.

Federico Bazan © produzione riservata

2 pensieri su “L’Italia del tennis sul tetto del mondo: doppio successo storico per gli Azzurri

  1. Avatar di ValVal

    tutto ok, al maschile abbiamo un parco giocatori spaziale, ma a essere sinceri la formula attuale di queste “coppe del mondo” è inguardabile e non meritocratica. La Croazia banalmente potrebbe tranquillamente batterci ma ha un movimento? Ha solo un grande doppio e la fortuna di avere il giocatore più forte Cilic che gli gioca da 2 evitando Sinner. Se vuoi premiare i movimenti e non il caso(Olanda in finale) devi impostare una formula come quelle delle coppe a squadre con 4 singoli e 2 doppi su 2 campi. Se vuoi tenere quella attuale almeno qualifichi le squadre in funzione della classifica del loro numero uno, tanto quello viene premiato dal format attuale. Così mandi Norvegia Grecia etc, più competitive probabilmente dell’ Olanda, partirebbero 1-0 e avrebbero comuqnue un top in doppio. Infine ma dettagli mancava la Russia…Medvedev Rublev Khachanov Karatsev Safiullin. Come una Champions col real ma senza il city

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    1. Avatar di fbazan94fbazan94 Autore articolo

      Val, sono d’accordo con te. Purtroppo, con questa nuova formula, si è perso il fascino secolare della vera Coppa Davis e dell’allora Federation Cup. Si tratta di una manifestazione a squadre, semplificata e resa veloce dal sistema di punteggio e dagli incontri. Il mio articolo voleva essere un elogio per quello che sta vivendo il tennis italiano, sia sul fronte femminile, sia sul fronte maschile.
      Per quanto la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup siano del tutto cambiate rispetto al passato, credo, in ogni caso, che un doppio successo dell’Italia in campo maschile e femminile, nella stessa annata, sia anche statisticamente difficile da conseguire, guardando alla storia del nostro palmarès.
      Poi è chiaro che, ritornando al significato più nobile di una manifestazione a squadre tra Nazioni, ci sarebbero inevitabilmente delle differenze con il format attuale. Per il momento, mi terrei stretti questi successi dell’Italia con l’auspicio che i nostri tennisti continuino a giocare così anche in futuro.

      Un caro saluto.

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